Cosa ne è della famiglia?

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“COSA NE E’ DELLA FAMIGLIA?

Oltre il diritto verso scelte consapevoli”

Ho iniziato ad interessarmi professionalmente delle dinamiche connesse alla crisi della relazione familiare poco dopo essermi laureata in legge, e quindi verso la fine degli anni settanta.

Le mie aspettative di neo-laureata e di giovane donna da poco coniugata erano (come spesso accade allorchè si è digiuni di vita vissuta) che mi sarei trovata a rapportarmi con casistiche da manuale, riconducibili a una sorta di devianza dal cammino indicato dalla saggezza, dal saper vivere e dalla tradizione.
Mi sono ben presto al contrario resa conto di trovarmi al cospetto di una giungla delle casistiche più disparate (dalla mancanza delle più elementari forme di rispetto reciproco al semplice “non sono più innamorato/a di mia moglie/mio marito”).
Cui faceva riscontro il verificato venir meno di quelle figure di riferimento carismatiche (a livello familiare e sociale) cui far ricorso in momenti di stanchezza o di crisi.
Da parte sua il giudice, dopo la Riforma del diritto di famiglia del 1975, in virtù dell’introduzione del consenso coniugale fondante il vincolo matrimoniale in luogo della precedentemente vigente autorità maritale, si trovava coinvolto in problematiche dai risvolti più psicologici e sociologici che giuridici, allorché veniva investito della causa di separazione.

Io che avevo riposto nel diritto e nell’autorità giudiziaria alte aspettative circa il possibile ri-equilibrio della famiglia in crisi, mi trovavo così a riscontrare la fondatezza dell’osservazione dell’insigne giurista Carlo Arturo Jemolo (da me reperita sui testi universitari) là dove egli affermava essere

“ la famiglia un’isola che il mare del diritto può lambire soltanto”

inerendo a discipline del tutto extra-giuridiche l’essere buoni coniugi, piuttosto che un buon padre, una buona madre e via dicendo.
Iniziava così il mio percorso a ritroso alle radici della nostra legislazione fino alle prospettive future in vista dell’auspicato

BEN-ESSERE

della relazione familiare in crisi.
E quindi dell’individuazione di strumenti ipotizzabili a sostegno della relazione familiare in crisi sotto un duplice profilo:
1) sul piano dell’efficace COMUNICAZIONE gli uni agli altri (partners, genitori figli, appartenenti ad un significativo gruppo di riferimento) del proprio sentire
2) sul piano della NEGOZIAZIONE di scelte comuni e condivise

Percorso questo che mi avrebbe poi portata a lasciare l’esercizio dell’avvocatura per dedicarmi alla mediazione.
I miei interrogativi (“in famiglia quali ruoli, quali bisogni, quali disagi?”),
la mia indagine a ritroso (la nostra cultura di appartenenza e la famiglia come istituzione sociale a tale cultura connessa)
e le prospettive individuate (dato il contesto sociale e il nostro ordinamento legislativo)
le ho raccolte nel 1996 (nell’ottica giuridica inerente alla mia formazione) nella pubblicazione

“COSA NE E’ DELLA FAMIGLIA?
Oltre il diritto verso scelte consapevoli”

di cui potete consultare di seguito il documento completo.
Sotto i diversi profili, psicanalitico, sociologico e filosofico, suggerisco le seguenti letture:

Il romanzo della famiglia. Passioni e ragioni del vivere insieme” (Silvia Vegetti Finzi, Arnoldo Mondadori editore, 1994)
Distacchi. Gli affetti, le illusioni, i legami e i sogni impossibili cui tutti noi dobbiamo rinunciare per crescere” (Judith Viorst, ed Frassinelli, 1987)
Legami di coppia. La crescita personale e sentimentale in un rapporto d’amore” (Judith Viorst, ed. Frassinelli 2003)
Coppie e famiglie. Non è questione di natura” (Chiara Saraceno, ed. Feltrinelli, 2012)
Le mariage a-t-il encore un avenir?” , (Olivier Abel, ed Bayard, 2005)

CONSULTA IL DOCUMENTO COMPLETO CLICCANDO QUI

bs-ogg-10-04-1997

 

 

 

 

Brochure famiglia

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