Fiera BEN-ESSERE 2013

benessere “Non mi sembra assurdo affermare che potrebbe dirsi artista chi si occupa in massimo grado di “cose umane” intendendo questo termine nel senso umanistico indicato da Paul Rabinow; le “cose umane” sono quelle che ci fanno distinguere in quanto tali: la cultura, la capacità di socialità, di convivenza, di soluzione di un conflitto, di un orizzonte. Guerre, egoismi, distruzioni, prevaricazioni sono anch’esse aspetti drammatici della nostra umanità ma ci definiscono per negazione, per privazione. La privazione può essere una fase dura del processo di costruzione ma non è la “costruzione”. Intendo dire che “essere umani” è costruire con fatica un’idea di persona, non negarla o distruggerla. Ecco come mi piace intendere l’artista: un essere umano, che costruisce un’idea dell’umanità passando attraverso la riflessione sulla “privazione”, sull’assenza dolorosa di quello che desidererebbe, ma con il fine di costruire un’immagine che ridia il senso della privazione vissuta o percepita in un orizzonte di possibilità diversa”

(Antonio Zimarino Pescara Maggio 2013)

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